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2012

 

bozzetto: legno e led

definitivo: marmo bianco greco modulo cm 16x24x50 c.u., inst. cm 375x216x80

 

Energia, dalla croce, catodo-polo positivo, alle strisce orizzontali, anodo-polo negativo, si sviluppa un flusso di energia rappresentato dal sistema di illuminazione.

La scultura realizzata in marmo bianco greco, si sviluppa in una gradinata a moduli, richiamo del mattone che rappresenta la ricostruzione del paese.

Al tempo stesso l'opera costituisce l'antica Agorà, luogo di raccolta e di democrazia dei cittadini greci.

blue balloons

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2011

 

palloncini blu

 

Blue balloons è un progetto che nasce nel cortile dell'Accademia di Belle Arti di Brera.

Un unico strato di palloncini, gonfiati ad elio, ricopre il cortile. Palloncini che lasciati volare vanno ad appoggiarsi ad una rete tirata da una parte all'altra del cortile.

Tra aria ed acqua. Il cielo si tinge di blu e la luce, filtrando attraverso il palloncino, colora tutto quello che è sotto dello stesso colore.

Si viene a creare una sorta di acquario, in cui il movimento dei palloncini mossi dall'aria, dà la sensazione del movimento dell'acqua sulle pareti e sul pavimento. 

light square

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2011

 

bozzetto: cartone vegetale e led

definitivo: marmo bianco e grigio e led

infiltrazioni urbane

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2010

 

bozzetto: cartone vegetale e led blu

definitivo: acciaio con finitura satinata e luci a led blu

 

progetto Arte sotto Milano

 

Costretta, negata, affogata di cemento e di asfalto, l'acqua si fa indizio di una natura liquida che non è scomparsa, ma è divenuta carattere recessivo dell'ereditarietà urbana.

Acqua dolce che disegna i suoi spazi, le sue stradine secondarie. Si intrufola nelle pareti, penetra in rivoli furtivi dai soffitti, goccia a goccia, senza clamore e senza fretta occupa un posto sulla panchina, nutre laghetti artificiali a terra, riesce a far alzare il mento alla ricerca della sorgente segreta, in un posto che non ha cielo, che nemmeno ne ha memoria.

Sono le infiltrazioni a ricordarci che Milano era una città navigabile, a darci accidentalmente una lezione di storia tutta contemporanea, a illuminare d'azzurro un passato che abita sentieri carsici del presente. Cristina Muccioli

blue light line

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2010

 

"blue light line" si sviluppa parallelamente al progetto "on board".

I lampioni che costeggiano le strade poste sopra ai canali sepolti e lungo quelli ancora aperti, si tingono di blu portando i passanti a porsi delle domande e a scoprire quello che, o forse solo per sentito dire, non conoscevano: l'esistenza dell'acqua sotto Milano.

 La percezione visiva viene coinvolta in una duplice sollecitazione: da un lato la luce proiettata dai lampioni avvolge ed illumina il cammino del cittadino, dall'altra i lampioni, visti nella sequenza che costeggia i canali, disegnano un percorso lineare che si snoda lungo tutta la città.

Il "percorso blu" ben si distacca dalla normale illuminazione a luce chiara presente attualmente a Milano. 

on board​​

2010

 

bozzetto: cartone vegetale e led

 

Non tutti i cittadini di Milano sanno che da molto tempo la città è attraversata dalle acque provenienti dai laghi prealpini. Ancor meno gli abitanti della città conoscono il ruolo che i flussi canalizzati delle acque svolgevano, tramite la diffusa rete idrografica, nella produzione agricola.

Un tempo, infatti, gli stessi canali, denominati Navigli per la loro doppia originaria funzione irrigua e navigabile, lavavano e abbellivano la città e  l'alimentavano di energia idrica.

Una via di trasporto che circondava e attraversava la citta portando le navi fin sotto il Duomo.

Il mio progetto vorrebbe, attraverso la conoscenza del passato risvegliare e far tornare a vivere i navigli e i canali che attarversano Milano.

I binari della metropolitana si tingono di blu suggerendo la presenza dell'acqua.

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